Innamorarsi dell’impegno medico scientifico sulla ricerca contro il cancro

Per sensibilità e forse anche per un pizzico di romanticismo che è connaturato in me da sempre, sono portato a pensare che coloro i quali credono e si adoperano con impegno nel campo della ricerca scientifica, debbano essere considerati come chi ha una marcia in più dal punto di vista professionale e umano. Mi è capitato spesso di intervistare il Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo (TO) Dr. Gianmarco Sala, e sempre ho riflettuto come questo particolare campo medico della ricerca abbia bisogno di noi e della nostra unione nel credereattraverso i nostri contributi, ad alimentare quella speranza che i dati statistici ci dicono stia diventando certezza di guarigione. E allora penso alle parole di tanti giovani medici ricercatori che lavorano nei laboratori, là dove con provette alla mano vedono in quella data reazione chimica, il sogno di avercela fatta a sconfiggere quel cancro che affligge l’umanità e che invece è da ritenere sempre più curabile che incurabile. Non è possibile restare insensibili a tanta passione, professionalità, forza di credere fermamente che quel traguardo, quel giorno in cui soltanto la parola terrificante – “cancro” – diventi come una delle tante malattie curabili del nostro universo. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro è nata nel 1986 per dare un contributo significativo alla cura e alla ricerca sul cancro attraverso la realizzazione di un polo oncologico all’avanguardia, l’Istituto di Candiolo – IRCCS continua a crescere grazie ai suoi sostenitori. Un rapporto di fiducia, di speranza, di forza collettiva capace di prendere sottobraccio i ricercatori giovani e meno giovani, mentre una pacca amica sulle loro spalle trasmette tutta la nostra gratitudine, la nostra presenza, la nostra vicinanza in quel laboratorio della speranza e dei tanti successi ottenuti in questi anni. 510 operatori impegnati nell’assistenza, 1 milione di prestazioni ambulatoriali, 100 posti letto complessivi e il sorriso confortante delle ricercatrici ci dicono che la generosità è fondamentale per le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.  E sono tanti i partner a fianco della fondazione che credono nella ricerca e nella forza di unirsi per questo grande impegno sociale cui tutti facciamo parte, nessuno escluso. Per oggi, per domani, per sempre, sconfiggere il cancro è qualcosa che coinvolge tutti noi come poche altre cose al mondo. Ricerca, non ti scoraggiare mai. Vai avanti con determinazione e anche con gioia, quella gioia di vivere che ci fa stare accanto a te. Per questo ti diciamo forza, crediamoci insieme. Non sarai mai sola. Noi ti siamo accanto. Contaci!

Salvino Cavallaro                

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